SI PARLA DI LYCOPROZEN IN UN CLIMA DI MULTIDISCIPLINARITA’
Firenze 9, 10, 11 Giugno 2016
Lycoprozen è un nuovo integratore alimentare destinato a farsi strada sulle nostre tavole. Consente di assumere dosi ottimali di pomodoro intero cotto svolgendo una attività protettiva sulla prostata. Lo si può considerare un functional food: ha di fatto tutti i numeri per soddisfare le raccomandazioni Internazionali di prevenzione del WCRF/AICR. Integrabile nei più svariati regimi dietetici, è un partner ideale di altri composti ed integratori alimentari già disponibili.
Non una dunque, le qualità positive di Lycoprozen sono molteplici e tutte rivolte al benessere della prostata.
Il nuovo integratore alimentare nasce dalle ricerche di un team italiano, tra cui gli oncologi Stefano Iacobelli e Pier Giorgio Natali, che ne illustrerà le proprietà benefiche in occasione del 26° Congresso nazionale della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUro) a Giugno, a Firenze.
Importante appuntamento clinico–scientifico
Affronterà il tema delle neoplasie uroncoologiche attraverso un approccio multidisciplinare. La SIUro, infatti, ha come obiettivo primario la multidisciplinarietà per migliorare il dialogo fra i diversi specialisti (urologo, oncologo, radioterapista, anatomo-patologo, ecc …). e creare percorsi di cura condivisi.
In considerazione dell’atteso aumento dell’incidenza delle patologie prostatiche legate alla età, gli esperti puntano alla costituzione delle Prostate Cancer Unit che facilitano la scelta della migliore terapia attraverso l’analisi e il confronto di più professionisti.
L’evento, pertanto, si articolerà su molteplici tematiche inclusi stili di vita e regimi dietetici di prevenzione.
“In occasione dell’incontro a Firenze – spiega Pier Giorgio Natali – parleremo del potente effetto protettivo di una nuova formulazione di pomodoro che, per il suo elevato contenuto in licopene ed altri antiossidanti altamente biodisponibili, previene pressoché totalmente la comparsa di tumori prostatici in topi transgenici TRAMP. Questo ceppo sviluppa una patologia alla prostata che mima quella umana, inclusa l’indipendenza da androgeni.”
“L’effetto preventivo – prosegue Stefano Iacobelli – è legato ad una riduzione dei livelli sanguigni di molecole note nella loro capacità a indurre tumori prostatici anche nell’uomo. Sulla base di questi risultati, abbiamo generato un prodotto, per uso umano, di analoga composizione e, da Novembre scorso, disponibile sul mercato.”