Studio australiano e neozelandese avvalora le formulazioni di cibi funzionali, contenenti antiossidanti e polifenoli altamente assorbibili
L’ennesima conferma dei benefici della dieta mediterranea, ricca di antiossidanti e polifenoli, arriva da un recente studio svolto in Australia e Nuova Zelanda. Le conclusioni dei ricercatori provano una significativa relazione causa-effetto tra dieta mediterranea, funzioni cognitive e salute del cervello di soggetti sani di età pari e superiore a 65 anni.
Il declino delle capacità cognitive, legate alla aumentata aspettativa di vita, rappresenta un problema di sanità pubblica di crescente rilevanza. Si stima che più di 100 milioni di individui svilupperanno demenza nel 2050. Non sorprende,quindi, che di pari passo stia aumentando l’interesse ad individuare strategie preventive capaci di diminuire o rallentare questo rischio.
Tempo e cervello
“Tempo è Cervello” è stato anche il tema al centro della VI edizione della Settimana Mondiale del Cervello, che si è appena conclusa. Con il tema di quest’anno, la Società Italiana di Neurologia (SIN) ha inteso declinare il rapporto tra il tempo e le malattie neurologiche, non solo con riferimento all’importanza di diagnosi tempestive, ma anche all’esigenza di soluzioni anticipatorie nelle malattie croniche correlate all’età. Una soluzione anticipatoria, ovvero di prevenzione, del deterioramento mentale età correlato si può ritrovare proprio nella dieta mediterranea.
Il recente studio registrato su Australia and New Zealand Clinical Trials Register (ANZCTR) ha coinvolto circa 200 uomini e donne australiane dai 65 anni in su. I partecipanti assegnati in modo casuale al gruppo sperimentale hanno seguito per sei mesi una dieta tipicamente mediterranea: ricca in frutta, ortaggi, pesce, legumi, olio d’oliva, e a basso consumo di prodotti lattiero-caseari e di carne. Mentre i partecipanti assegnati al gruppo di controllo hanno seguito stile di vita e dieta abituale.
Ricerce scientifiche
Lo studio ha dimostrato l’efficacia della dieta mediterranea nel promuovere performance cognitive ottimali negli anziani in buona salute.
“Questo importante risultato – commenta Stefano Iacobelli, oncologo e già professore di oncologia medica all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara – conferma che la dieta mediterranea sia raccomandata in linee guida, e avvalora le formulazioni di cibi funzionali, contenenti antiossidanti e polifenoli altamente assorbibili. Così come l’integratore alimentare Lycoprozen, già presente sul mercato Italiano, che ottiene un sempre più ampio utilizzo nella tutela della salute.”