C’è UN EMERGENZA GLOBALE?
Aumenta la popolazione globale, l’urbanizzazione forzata e la diffusione di stili di vita non salutari, così molti paesi si stanno confrontando con una allarmante incidenza di malattie croniche degenerative (MCD). Il fenomeno è tale, nel suo progredire, da essere definito dalla Organizzazione Mondiale di Sanità un emergenza globale. In questo contesto, appare sempre evidente che una corretta alimentazione e l’adozione di idonei stili di vita rappresentino una efficace strategia di contrasto delle MCD, realizzabile a costi relativamente contenuti e come “Un investimento vitale in Sanità Pubblica” (WHO). Cosa c’entrano i cibi funzionali?
I FUNCTIONAL FOODS
Da questa visione è scaturita una nuova area di ricerca, nata in Giappone negli anni ‘80, ma ora presente in molti paesi , relativa ai cosiddetti Cibi Funzionali o Functional Foods. Il Ministero del lavoro e della Salute Giapponese definisce Cibo Funzionale “quel cibo, naturale o trattato che, possedendo documentate proprietà biologiche, viene consumato per il mantenimento dello stato di salute”. Cosa c’è da attendersi da questi nuovi studi? Sicuramente, nei cibi “naturali”, saranno individuati nuovi componenti alimentari o combinazioni di micronutrienti, anche noti, che possano incrementare le proprietà salutari di alcuni regimi dietetici. La ricerca, nell’ambito dei cibi “trattati”, sarà indirizzata allo sviluppo di processi produttivi che, preservino ed esaltino le proprietà biologiche di un dato cibo non implicando che, al suo consumo, sia associato un aggravio calorico.
LA RICERCA IN CORSO
“Attualmente la convergenza dei risultati di ricerche di laboratorio, cliniche ed epidemiologiche –spiega l’oncologo Pier Giorgio Natali – assegna ai carotenoidi alimentari, in particolare al potente anti-ossidante, Licopene, la capacità di combattere l’insorgenza di malattie croniche età-correlate. Il Licopene contrasta la comparsa di una delle patologie più frequenti nell’uomo quale il tumore della prostata”.
RUOLO DEL LICOPENE
Da queste ricerche multidisciplinari sono emersi, alcuni risultati-chiave. Il licopene mantiene la salute della prostata in modo ottimale se assunto come pomodoro intero, in combinazione con altri micronutrienti (polifenoli) e cotto. La presenza nella dieta del 10% di una tale combinazione ha prodotto una inibizione della comparsa di tumori prostatici spontanei nell’animale da esperimento (TRAMP).
“E’ importante sottolineare come, in uno studio più recente, –commenta Stefano Iacobelli, oncologo e già professore di Oncologia Medica all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara – la somministrazione ad animali dello stesso ceppo, di una analoga dieta a base di pomodoro intero, ma contenente più basse concentrazioni di licopene, è risultata invece priva di effetti preventivi”.
L’azione benefica del licopene è quindi dose-dipendente, legata cioè alla quantità di micronutriente ingerito.
Sarà importante che questa stretta correlazione tra dose di Licopene assunto con la dieta ed effetti protettivi sulla prostata sia confermata da analoghi studi condotti sull’uomo così da poter utilizzare efficaci integratori alimentari come il Lycoprozen.
IL FUTURO
In futuro ulteriori studi, a cui concorreranno ricercatori con diverse competenze, (biologica, chimica, agraria, medica, industriale) saranno focalizzati, prioritariamente, su quegli alimenti di cui sono già note le proprietà salutari. Ciò consentirà di disporre di prodotti standardizzati, di elevata attività biologica facilmente compatibili ed integrabili con i più diversi regimi dietetici. Non è da escludere che singoli cibi funzionali, per la loro particolare composizione in micronutrienti, possano trovare impiego nel contrastare, ad idonei dosaggi , anche più MCD.